Il diario della nostra vacanza: i vostri commenti sono benvenuti!

San Diego

È l'ultima tappa. Siamo rimasti senza i nostri compagni di viaggio è arrivati ieri a San Diego dopo quasi quattro ore di viaggio rispetto alle poconpiù di due normalmente necessarieacausadeltrafficodel week end e dei numerosi cantieri trovati lungo la strada.
San Diego è carina! Piccola da poter essere attraversata velocemente in macchina, e poco trafficata. Molto di versa da questo punto di vista rispetto alle altre città che abbiamo incontrato in questo viaggio.
Come tutte queste città americane, è ordinata, ha strade larghe e perpendicolari, ma dà subito nell'occhio per essere molto meno caotica. Non c'è traffico, sarà il week end anche se me la ricordo così anche quando ci sono venuto lo scorso anno durante giorni feriali.
L'altro aspetto che colpisce è la pulizia. Anche in aree con tanti turisti non si vede una carta per terra! Per la verità questa è una caratteristica di tutti i posti che abbiamo visto, con eccezione forse di New York. La stessa San Francisco, pur essendo molto grande, è assolutamente pulita e dovunque ci sono cartelli che vietano il parcheggio notturno per consentire il lavaggio delle strade due o tre volte a settimana.
Ma torniamo a San Diego. Ieri appena arrivati siamo abdati a passeggiare a Coronado, la penisola che guarda la baia di San Diego, metà di villeggiatura. C'ero stato, ma non avevo avuto modo di passeggiare sulla spiaggia ed assaporare l'atmosfera allegra e vacanziera che si respira attorno al Coronado Hotel, famoso per essere stato l'hotel di "A qualcuno piace caldo". È un albergo molto affascinante. La struttura centrale è un po' retrò, pur essendo in condizioni perfette, e le camere si trovano in villette circostanti, tutte rigorosamente vista mare. Abbiamo anche visto un matrimonio sulla spiaggia, con tanto di damigelle e invitati, tutti rigorosamente scalzi. Il padre della sposa oltre che scalzo aveva pantaloni chiari e camicia di fuori: fantastici!!
Per la serata e la cena ci siamo spostati al centro storico, il "Gas Lamp", pieno di locali e di gente. Ci siamo concessi una steak house di lusso: carne ottima, veramente di livello!!
Ancora una volta a letto sfiniti! Peccato che, come quasi in tutte le tappe di questo viaggio, abbiamo ancora una camera con due letti quel size. Ogni sera c'è il toto-compagno di letto: si dorme stretti due adulti e due bambine o misti? Nel primo caso si sta stretti; nel secondo si prendono calci! Abbiamo optato per il primo!
Stamattina alle 10 eravamo all'apertura del museo dell Midway, la portaerei visitabile. È una dei musei meglio organizzati per adulti e bambini che abbia mai visto! Si vede bene come è organizzata la nave e ci sono moltissimi aerei nei quali i bambini possono entrare e sedersi ai comandi.
È pieno di filmati, spiegazioni, fotografie e aree con guide che spiegano il funzionamento ogni parte della nave. Il personale, da quelli della sicurezza a quelli che vendono merchandising a quelli che fanno da guida, sono pensionati volontari, tutti gentilissimi, competenti (in molti casi sono ufficiali o piloti in pensione) e orgogliosi con i loro berretti e magliette-divise. Il ricavato degli incassi contribuisce all'istruzione di San Diego, con borse di studio per i ragazzi più bisognosi.
Pranzo e primo pomeriggio a La Jolla, quartiere un po' fuori la città con grande spiaggia, bel lungomare e onde piene di foche e leoni marini!
Poi, ritornando verso la città, tappa ad Old Town, sede della prima Missione della California a fine 700 che ora è diventato un paesino che sembra un set di un film di Zorro. Tutto è messicano, dai negozi di artigianato, ai ristoranti, ai cantanti che intrattenevano i turisti, fino ai turisti stessi, che forse turisti non erano, bensì i messicani della zona  che si ritrovano qui la domenica per passere del tempo insieme. Era tutto un po' finto ma decisamente carino!
Siamo tornati a San Diego e ho mantenuto la promessa fatta a Lavinia di portarla a prendere un gelato da Ben & Jerry's (veramente era un giuramento!) e poi in albergo per un po' di riposo purtroppo rovinato dalla camera ancora non rifatta alle sette di sera!!
Dopo il blog mi tocca scrivere anche un complaint!
Non c'è stato tempo di vedere il Biboa Park che tutti suggeriscono come una delle principali attrazioni della città. 
Cenetta romantica, ovviamente in quattro, a Seaport in un locale carino, poi a letto. Domattina partiamo direttamente per l'aeroporto per sicurezza, anche se sono sicuro che arriveremo troppo presto.
Direi che tutto sommato va bene che la vacanza finisca...siamo stanchi e torniamo volentieri a casa...fanculo gli hamburger!!!

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Los Angeles

Dopo non so più quante ore di macchina (8, 9 o forse anche di più), e dopo aver attraversato il deserto, atteso tanto per trovare un'area di servizio per mangiare, aver attraversato il deserto delMojave con 47 gradi di temperatura, siamo arrivati alla periferia di Los Angeles.
Ci hanno accolto autostrade a sei corsie (in condizioni pessime - guai a chi critica lo stato delle autostrade italiane!) e un traffico pazzesco per entrare in città. Solo grazie alla corsia dedicata alle auto con almeno due passeggeri abbiamo evitato di stare in coda forse per due ore!
La città si presenta enorme, caotica, è decisamente non bella, ma si sa che è Los Angeles è come tutta la California deve avere un fascino nascosto. Speriamo solo di scoprirlo...
Lasciati i bagagli abbiamo subito deluso i piani di Carolina che candidamente ci ha comunicato che sognava relax a letto leggendo un bel libro!
Lasciati i bagagli subito da UMAMI ad Hollywood Boulevard per il miglior hamburger della mia vita (opinione quasi unanime, ci torneremo prima di partire!!), poi a letto presto: domani ci sono gli Universal Studios e sarà faticoso!
La giornata agli Studios è stata divertente per tutti nonostante fosse una giornata per i bambini. L'organizzazione di questi posti è perfetta e riesce a far passare un sacco di tempo a bambini ed adulti tutti sorridenti. 
Pazzesco che tanta gente sia disponibile, è tutto sommato felice, di pagare 100$ a testa per entrare in un parco di divertimenti all'interno del quale spenderanno comunque tantissimo per pranzi, gadget e varie senza lamentarsi (a parte i 4$ per una bottiglietta di acqua, per quella in mi sono lamentato!).
È triste constatare come a Roma non si riesca ad organizzare niente del genere per i turisti che regolarmente se ne vanno parlando di quanto la città sia caotica e sporca!
Anyway, la giornata è stata lunga, divertente e faticosa. Abbiamo cenato lì e siamo tornati in albergo distrutti e pronti per l'ultima giornata a Los Angeles, e l'ultima giornata di vacanza per gli altri...
...sveglia con un po'più di tranquillità, "buchiamo" tutti i propositi di partenza "entro le..." e ci mettiamo in moto per le spiagge di Santa Monica e Malibù!
A Santa Monica c'ero già stato. Mi ricordo la più bella corsa della mia vita per più di 20km all'alba vicino alla spiaggia con i primi surfisti che iniziavano a cavalcare le onde. Stavolta però l'ho vista vivere! Siamo partiti dalla spiaggia di Venice Beach dove passa il tempo un sacco di gente di tutti i generi: dai surfisti che passeggiano scalzi per la strada con la muta slacciata (sotto lo sguardo "ammirato" delle nostre tre donne), alle ragazze rifatte che corrono, a persone di ogni età che giocano ad un Beach Tennis che non avevo mai visto, fino ai ciccioni che passeggiano mangiando. La domanda è: ma sono tutti in ferie o c'è gente che vive così mantenendosi chiasà come? Il sospetto che ci fossero parecchie persone della seconda categoria è alto! Io intanto iniziavo a sentire il fascino non più tanto nascosto della California del Sud di cui parlavo prima...che posto "figo"!!
Il lungo mare è costeggiato da una pista ciclabile trafficatissima di bici, skateboard e mezzi di trasporto di ogni genere. Ci sono negozi per surfisti e di souvenir di ogni genere, e centinaia di villette con vista mare, strette davanti (si vede che lo spazio che costa è quello che vede il mare) ma profonde! Alcune ville vista-mare sono belle grandi!!!
Malibù è diversa. È quella dei ricchi. Qui non ci sono i negozietti per i turisti ma un centro commerciale con boutique eleganti e costose frequentati da signore ingioiellate che hanno dato carta bianca al loro chirurgo plastico. Qui i surfisti sono più biondi, le onde sono più alte, le macchine sonoo più pulite, le commesse sono più belle e gentili e le ville in riva al mare...diciamo che non sono strette davanti!! Ecco il fascino del posto che non è più così nascosto. Ecco che si capisce perchè i vari imprenditori e produttori cinematografici abbiano scelto un posto come questo per sviluppare i loro business e spendere i loro soldi!
Le spiagge sono tutte libere, non esistono stabilimenti, ombrelloni, lettini e sedie a sdraio. Esistono i bagnini, quelli si! I famosi baywatch con le loro casette tipiche di queste spiagge, e le loro automobili rosse lucide. Beh...bei posti, bel mare (gelido però!), bel clima. Che altro dire? Mi sa che 'sto fascino non è più tanto nascosto...
Per il pomeriggio ci dividiamo. Noi con Emma e Francesco da una parte e i Riggieroncon un programma leggermente diverso.
Avevamo ben tre obiettivi: Rodeo Drive, la strada dello shopping di lusso di Beverly Hills, le impronte degli attori a Hollywood Boulevard e la scritta Hollywood sulla collina.
Prima tappa Rodeo Drive. È la "via Condotti" di Beverly Hills, solo più grande, pulitissima e non troppo affollata. Ci sono tutti, ma proprio tutti!, i negozi del lusso. Quello che è bello è vedere le persone. Da una parte i turisti come noi, con i loro bermuda, gli zainetti e le macchine fotografiche. Dall'altra si trovano signore arabe con la scorta che le segue a breve distanza e che porta i pacchetti, bellissime ragazze super in forma e super vestite, Rolls Royce davanti ai negozi in attesa e Ferrari, Lamborghini e altre super car che sfilano rombanti sulla strada. È un mondo finto, affascinante ma finto. Ma è divertente vederlo da vicino è oggettivamente ci si sente attratti. Guardavamo dentro le macchine cercando di immaginare chi fossero le persone. Antonella forse ne ha riconosciuta una: sembrava proprio Tina Turner...
Finito il "windows shopping"; il negozio di Giorgio Beverly Hills non c'era più con sommo rammarico di Francesco che si è sentito vecchio per questa prematura scomparsa!
Tutti in macchina e si riparte. Decidiamo di curiosare per le strade adiacenti per vedere qualche villa. E in effetti qui è tutta un'altra storia rispetto alle zone viste fino ad'ora. Ville bellissime, giardini e recinzioni, sempre con le solite super-car parcheggiate fuori. Basta così. Andiamo a cercare la scritta Holliwood sulla collina che le bambine vogliono fotografare. Leggiamo su internet che da una certa Mullholland Drive, in fondo, dopo le ville dei VIP, si può avere una bella visione della scritta. Proviamo, così vediamo ancora qualche altra villa... Beh, della scritta neanche l'ombra, era proprio dalla parte opposta, ma abbiamo capito cosa sono le vere ville "Holiwoodiane". Altro che quelle al centro di Beverly Hills!!
In un paio di casi abbiamo pensato che fossero grandi alberghi mentre erano ville private. Pazzesco! Mai visto niente di simile!! Qui le super-car non si vedevano. Troppo lontane dai cancelli!!
Grazie a internet per l'errore. Non saremmo mai finiti in quella zona altrimenti!!
Cena di nuovo tutto assieme ancora per l'ultimo hamburger di UMAMI e poi puntati a al "teatro cinese" a vedere le impronte dei personaggi. Le bambine molto eccitate da quelle di Harrison Ford e dei robot di Guerre Stellari (ho creato due mostri). Comunico a tutte le donne che George Clooney avrà pure un bel visetto ma ha le mani piccole oltre che le spallucce!!!

La scritta di Holliwood l'abbiamo vista oggi, sabato, partendo verso San Diego. 
Ci siamo separati dagli altri che stanno tornando a Roma. Ancora due giorni, dopo tanti giorni assieme. Buon viaggio ai nostri compagni di viaggio e grazie per le belle giornate insieme!
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Wow! Il Grand Canyon

Wow!! È l'espressione che ci è venuta in mente appena arrivati al primo punto panoramico del Grand Canyon.
Siamo nella parte sud del parco. È il più organizzato per i turisti tra quelli visti fino ad oggi, con navette gratuite che ti portano da una parte all'altra, lodge, alberghi e campeggi dove è possibile soggiornare, e addirittura ferrovia e treno interno.
Qualunque fotografia, immagine, libro si possa aver visto, si rimane decisamente colpiti dall'immensità dei panorami e dalla profondità del canyon. È diverso da qualunque cosa abbiamo mai visto, forse non esiste niente di simile al mondo.
La sensazione iniziale è quasi di avvolgimento. Ti senti piccolo piccolo all'interno di un mondo infinito. Poi vieni quasi attratto dal vuoto e le reazioni sono diverse. Ci sono quelli che sfidano la natura e si avvicinano al ciglio del precipizio, sono tutti a strapiombo è generalmente senza barriere o protezioni, cercando il selfie della vita, e quelli, come il sottoscritto, che se la fanno sotto e non riescono in certi casi neanche a guardare giù... 
Decisamente sono un fifone! Ma sono anche forte di cuore per non essere morto d'infarto ogni volta che Lavinia o Beatrice si avvicinavano zompettando a zone che dal mio punto di vista iper-prudente non erano abbastanza sicure nel caso in cui fossero scivolate e successivamente spinte da qualche energumeno malintenzionato impazzito e suicida. Insomma il mio più estremo istinto iper-protettivo ha dato il meglio di se stesso e ha cercato di rovinarmi la giornata...ma non ci è riuscito perché il tutto ancora una volta è stato perfetto, dalla sveglia alle 6:30 per andare a fare foto mentre gli altri dormivano (magari se avessi pensato a come eravamo esposti mi evitavo il sole in faccia!!), ai cervi incontrati per strada, ai 10km è più fatti tutti insieme nel semplice sentiero del "Rim South", con sentieri asfaltati adatti anche a persone con sedia a rotelle e "View Point" mozzafiato questa volta per fortuna con ampie recinzioni.
Antonella, Francesco ed Emma fifoni come me, forse anche di più perché loro non avrebbero voluto fare neanche il giro in elicottero che a me è rimasto un po' qua. Fabrizio il più temerario. Lui qualche foto "hard" vicino al ciglio se l'è fatta, con Paola che non se le cercava ma che in certi casi l'ha seguito!!
Ho scattato una quantità impressionante di foto ma temo che poche riusciranno a rendere l'idea della profondità dei paesaggi. Lo scoprirò nelle prossime settimane perché quelle che ho postato qui sono quelle dell'iPhone. È diventato troppo lungo e complesso scaricare e caricare quelle della macchina fotografica...
Unico rimpianto personale: mi sarebbe piaciuto fare un po' di trekking avendo la possibilità di scendere all'interno del Canyon, ma ci sarebbero voluti più giorni e più anni delle figlie. Magari si potrà rifare tra qualche anno...ma forse a quel punto dovremo rifare il Rim perché sulla sedia a rotelle dovrò andarci io! Sai che ti dico? Io stavolta prendo l'elicottero!!!
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Monument Valley

Lo so che sono monotono ma ogni giorno continua a sorprenderci e a regalarci nuove emozioni che offuscano quelle dei giorni precedenti.
O forse in realtà avviene qualcosa di diverso: quelle precedenti non vengono offuscate ma semplicemente dimenticate... È come se quello che vediamo ogni giorno fosse talmente intenso, talmente "tanto", da non lasciare spazio per i ricordi dei giorni precedenti. È come se non ci fosse abbastanza spazio per ricordare i giorni passati che sembrano lontani.
Me ne sono accorto proprio grazie a questo blog, poco fa cercando di "combattere" per pubblicare le foto che non riesco a mettere sul sito. Sono andato a vedere le foto dei giorni scorsi che mi sembravano già lontano nel tempo e nella mente, e ho capito il perchè ogni giorno sembra sempre poù bello dei precedenti.
Ovviamente è stato così anche oggi! Sveglia alle 5:30 (Emma e Fancesco che erano in un altro albergo si sono svegliati alle 3:30!!), per essere pronti a partire alle 6 al sorgere del sole e farci il giro della Monument Valley. 
Ne è valsa la pena per due motivi: primo perchè i colori che si vedono all'alba e al tramonto non hanno eguali è molto presto il rosso ed i contrasti si "appiattiscono";
Secondo perchè a quell'ora eravamo praticamente soli a percorrere le 17 miglia che, in poco poù di due ore, ti permettono di ammirare, apprezzare e ovviamente fotografare i migliori scorci dei rossi monoliti della valle: bellissimo!!
Il resto della giornata se ne è andato nel viaggio, pieno di tappe che andavano dalle bancarelle degli indiani agli stop panoramici di Canyon praticamente senza recinzioni che mi terrorizzavano all'idea delle bambine che si potevano avvicinare indisturbate.
L'arrivo al Grand Canyon ancora una volta ci ha sorpresi e ci ha proiettato al giorno dopo, quando le emozioni ci faranno dimenticare l'ormai lontana Monument Valley...!!
Forse ho pure trovato una soluzione per pubblicare qualche foto. Se funziona le potrete vedere direttamente cliccando qui! Anche quelle dei giorni precedenti che non ero riuscito a pubblicare sono visibili tramite dei link. Andatele a vedere anche se no sono tante come avrei voluto!
Siamo distrutti. Le bambine sono crollate in un attimo, e anch'io ho voglia di riposarmi un po'...!!
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Lake Powell, Antelope Canyon e arrivo a Monument Valley

Certo che dopo tanti giorni di deserto è strano trovare un lago. Se immaginate un bel laghetto come quelli di montagna, però, siete fuori strada! Lake Powell infatti è talmente grandedaassicurare,nei momenti di siccità, abbastanza acqua per alimentare niente meno che Phoenix, San Diego e Los Angeles!!
Siamo arrivati nel nostro albergo abbastanza di corsa dopo aver attraversato i panorami incredibili di cui ho parlato ieri. Erano talmente belli che ci siamo dilungati un po' a fare foto e soste. Ci siamo resi conto un po' tardi che passando il confine tra Arizona e Utah perdevamo un'ora per il fuso per cui l'arrivo è stato un po' trafelato visto che avevamo in piano la gita in barca sul lago che iniziava alle 17:30.
Insomma, tra carico e scarico dei bagagli, trasporto in camera senza ascensore (forse per questo deve essere difficile andare a pulire quelle camere che diciamo che per una volta non erano proprio il massimo da questo punto di vista) ci siamo resi conto che l'albergo era nuovamente in Arizona, e quindi l'ora era nuovamente riguadagnata! Ma poi l'indomani la visita ad Antelope Canyon è organizzata su quale fuso?? Sono andato come un fesso a chiedere l'ora praticamente ad ogni persona che incontravo, non fidandomi dei cambi-fuso automatici dei telefonini!!
Torniamo al giro in barca, molto bello, ancora una volta superiore alle aspettative che, per la verità, da parte mia non erano altissime.
Paesaggi con la conformazione geologica tipica di queste zone, con questi canyon dai colori cangianti a seconda delle quote e delle ore del giorno. In più paesaggi diversi dal solito per la presenza dell'acqua: veramente bello, direi sorprendente!! Peccato non avere il tempo di andare anche a Horse Show Band per vedere il fiume dall'alto!
Quasi dimenticavo! Cena in un ristorante con tavoli di legno, cantanti country, lezioni di ballo country, tanto casino...e le più buone ribs mangiate in vita mia, risultato di 12 ore tra affumicazione e cottura!! Big Johns Texas Bbq a Page: andateci!
Tutto questo è successo ieri, anche se adesso, a letto con tutti che dormono, mi sembra si passato molto più tempo...mi sa che sono stanco!!
Stamattina tour organizzato ad Antelope Canyon. L'avevo pensato, cercato, desiderato...e non mi ha per niente deluso! Abbiamo visto il "Lower Canuon" dove dicevano che i giochi di luce che si creano tra le rocce rosse riflettenti fossero meno presenti, Beh guardando le foto che sto per postare si capisce che fantastica gita sia stata!!
Un pieno di benzina, sempre poco caro qui in USA, un pranzo da Pizza Hut, una sosta al supermercato dove ci siamo riempiti di frutta che ci mancava da morire, e dopo due ore di macchina (tre per Emma, Francesco ed Eugenia che purtroppo non hanno trovato di meglio) e siamo arrivati alla Monument Valley.
L'albergo è il "View", proprio di fronte alle formazioni montuose principali, e ci siamo proprio goduti (e fotografati) il tramonto. Promette bene per domattina quando, alle 6, all'alba (poveri Emma e Francesco che devono partire alle 4:30 per raggiungerci!!) partiremo per il tour in macchina di due o tre ore!! Avremo modo di ammirare questo!
Buona notte...!!
...come non detto: connessione wi-fi troppo lenta e non riesco a caricare le foto. Peccato perchè alcune sono belle, ma sta diventando sempre più difficile perchè le foto sono pesantissime...riproverò domani!
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Las Vegas

Rieccomi dopo due giorni, in effetti poco ispirato per scrivere qualcosa su Las Vegas. Non c'è molto da dire se non che rappresenta per le molte caratteristiche degli americani. Quellecaratteristiche legate agli eccessi. Qui è tutto oltre il normale: gli alberghi sono i più grandi, la gente gioca e perde a qualunque ora del giorno e della notte, la mattina trovi persone persone incostume da bagno accanto a quelle in abito da sera, c'è chi va a letto contemporaneamente a quelli che si alzano. Ogni albergo ha un suo centro commerciale da far invidia ai più grandi visti nellegrandi città con le migliori marche della moda e del lusso.
Se in certi Stati è vietato fumare per strada, qui è permesso fumare se sei seduto ad un tavolo da gioco o ad una slot machine!
Abbiamo visto uno spettacolo del Cirque di Soliel semplicemente incredibile per la scenografia. È uno spettacolo che non potrà mai essere visto in un'altra città del mondo perchè nessuna città potrà mai montare un palco di quelle dimensioni che si trasforma in una piscina in cui è possibile tuffarsi da altezze come quelle!!
Il centro è tutto una luminaria e passi da Venezia con le gondole (anche il cielo è finto!) a Parigi con là Tour Eiffel, alle piramidi egiziane.
Appena ti allontani dal centro tutto diventa un po'più squallido e scadente e sei circondato da topless bar e cappelle per i matrimoni-lampo.
Insomma, per quanto non abbia trovato la tappa così divertente, credo per assurdo che sia uno dei posti dove ci si può divertire di più al mondo!
Stamattina siamo ripartiti alla volta di Lake Powell dove siamo appena arrivati e ci accingiamo a fare il tour sulla barca.
Siamo passati attraverso i panorami forse più belle tra quelli visti fin ora: lo Zion Park...e sono convinto che nei prossimi giorni sarà ancora un crescendo di emozioni!!
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Death Valley

La Death Valley è veramente un posto unico!
Non avevo dubbi che mi piacesse, ma non pensavo che mi sarebbe piaciuta così tanto o, meglio, non pensavo che mi avrebbe colpito così tanto!
Il nome rende perfettamente l'idea del posto in cui ci si trova perchè in effetti un posto così desertico e con un caldo così torrido, non può che chiamarsi "Valle della Morte"!
Ci siamo avvicinati gradualmente e i paesaggi cambiavano velocemente mano mano che ci addentravamo. Mi sarei fermato ogni miglio per scattare una fotografia perchè ogni miglio, pur in presenza di terreni desertici e aridi, cambiavano completamente i colori e la morfologia.
Si passava da un enorme canyon su un terreno rossiccio, a zone con contorni più dolci marrone scuro, alla sabbia sottile della zona con le dune, al giallo oro del Golden Canyon, al bianco del sale di Badwater (85m sotto il livello del mare) fino al terreno frastagliato di Zabriskie Point ed al panorama in quota di Dante's view.
La temperatura è arrivata a toccare i 118 gradi Farenheit (48 gradi centigradi) pur essendo secchissima per cui sopportabile, ma nonostante l'aria condizionata della macchina, abbiamo bevuto tantissimo, segno che la disidratazione è molto più veloce di quanto non si abbia impressione.
Abbiamo guidato ininterrottamente da una tappa all'altra. Nonostante più di 10 ore in macchina i miei 7-8000 passi giornalieri ne li sono fatti, tutti sotto quel caldo soffocante.
Unico rimpianto è quello di non aver visto questi panorami in un orario col sole più basso: chissà che colori e che fotografie in quel caso!!!
In serata siamo arrivati a Las Vegas. Non c'ero mai stato nonostante tante opportunità per lavoro quando vivevamo in America: che posto incredibile! Un vero e proprio grande luna park. È talmente kitsch che mi piace. Lo trovo divertente. Siamo al hotel Palazzo, con tanto di campanile di San Marco, gondole e ponte di Rialto con tapis roulant! 
Staremo qui tre notti: vediamo se alla fine sarà ancora divertente...
Buona notte...vedo di scaricare qualche foto e di postarla. Ne ho scattate già più di 900 e siamo a metà vacanza. Posso solo immaginare le notti che dovrò passare a Roma per tutta la post-produzione!!!
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Il gioco del "Cornhole"...

Beh, sulla spiegazione di come funziona questo gioco rimando alla definizione di Wikipedia che potete trovare premendo il bottone qui sotto.
C'è da dire che è semplice e divertente è che le ragazze ci hanno giocato un bel po' durante le varie pause nel villaggio.
Beh, dopo cena è scattata la sfida tra noi adulti e visto che non era possibile fare le squadre scapoli contro ammogliati, si è optato per la classica uomini contro donne: si arriva a tre!!
Ovviamente la lotta era impari con evidente supremazia degli uomini che sono passati subito in vantaggio grazie al primo punto di Francesco. Le mogli fingevano disinteresse per non ammettere l'inferiorità. Paola era imbarazzante e non si avvicinava neanche lontanamente al centro. Antonella cercava di ricordare qualcosa del suo passato da giocatrice di basket. Emma non ci stava troppo a perdere e...due a zero per gli uomini con raddoppio di Francesco!
La partita però andava per le lunghe, anche se Antonella accorciava le distanze con un timido 2-1.
La serata si allungava e ho pensato di colpire sul vivo le donne mettendo un po' di pepe alla partita con una sfida: "giochiamoci lo shopping di Las Vegas. Se vincono gli uomini NON si va all'auto et di Las Vegas. Se vincono le donne ci si va due volte!".
Improvvisamente un brivido ha attraversato la mia schiena vedendo lo sguardo di Paola che si trasformava accompagnato da un ghigno spaventoso...due a due per un tiro vincente di Antonella, tiro a vuoto mio, quasi a segno di Emma, tiro corto di Fabrizio e colpo vincente di Paola che prima di quel tiro non sue era neanche avvicinata al bersaglio. 3 a 2, gioco-partita-incontro!!
Si va all'outlet!!!
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Mammoth Lake

Oggi è stata una giornata praticamente di riposo. Mammoth Lakes è un paesino turistico di montagna, sede di gare di coppa del mondo di sci, situato dentro Yosemite, ma non dentro il Yosenite Park.
Ieri siamo arrivati distrutti e una giornata di relax ci stava benissimo ma devo ammettere che all'inizio ero un po' deluso e avrei desiderato passare una giornata in più dentro il parco, magari andando a vedere il picco più alto "El Capitain" che tutti dicono essere bellissimo.
Abbiamo preso una cabinovia che ci ha portato sopra i 3000 m e in effetti il panorama non era niente di che se confrontato a quelli visti ieri.
Poi però abbiamo avuto modo di apprezzare l'organizzazione perfetta, tutta americana, del luogo di villeggiatura: impianti di risalita organizzati per portare in vetta mountain bike che potevano essere noleggiate per tutti i gusti, sentieri fatti apposta per le biciclette, luoghi di ristoro, parcheggi perfettamente organizzati e, dulcis in fundo, giochi per bambini sotto i 12 anni! Per "soli" 38$ i bambini potevano provare tutte le volte che volevano una parete di free climbing, i salti appese ad un elastico e una teleferica. Inutile dire che le successive tre ore se ne sono andate incitando e incoraggiando le ragazze che non sembravano stancarsi mai. Anzi, in effetti dopo un po' si erano stancate a fare la teleferica, ma Beatrice è tornata per un ultimo giro dopo che ha visto un bambino lanciarsi a testa in giù. Che strano: lei quest'idea non l'aveva avuta e ha dovuto subito rimediare!!
La serata è terminata con cena all'interno del villaggio costruito attorno all'albergo e giocando con i giochi messi a disposizione degli ospiti...ma questo merita un racconto a parte!!
Intanto posto questo racconto ed un po' di foto di ieri e di oggi. 
Domani dipl parte presto per Las Vegas, passando per la Death Valley!
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Yosemite

Stasera sono veramente stanco. Antonella era sfinita e non ha neanche cenato.
Per questo motivo solo a poche righe e domani vedo di recuperare anche con le fotografie.
In due parole: Yosemite è fantastico! La cosa che stupisce più di tutto è la vastità del territorio. A differenza per esempio delle nostre Alpi, hai la sensazione che la natura incontaminata di questa zona non finisca mai!
L'altro aspetto che mi ha colpito molto è il cambio di paesaggio che puoi riscontrare solo dopo 20 minuti di guida.
Le sequoie, poi, sono qualcosa di incredibilmente affascinante.
Bellissima giornata, meno pesante del previsto soprattutto per il fatto che ci siamo alternati alla guida.
Siamo a Mammoth Lake, in una specie di villaggio da cui parte la cabinovia che ci porterà ad ammirare panorami favolosi e, speriamo, ad avere una giornata senza il bisogno di guidare. Domani posterò altre foto oltre a quelle che metto adesso ma che sono le poche fatte col telefonino.
Dimenticavo: sembra che finalmente sia arrivato il caldo, anche qui a quasi 3000 metri di altitudine!!
Per citare Mark Twain "L'inverno più freddo che ho vissuto è stata un'estate a San Francisco"!
Buona notte, anzi buon giorno per voi che ci leggete dall'Italia. Da voi sono le 8:15...
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